L'effige suadente è solo una fotografia trasfigurata del tuo organismo, i ventitré anni che ora passano assumono, sulle reti sociali, altro sembiante o sulle pagine pubblicate per soli fan e non più puoi salvarti, a ventitré anni, da seni già consumati, clam et nocte coiti sgraziati, dall'abiezione aperte ac palam dall'assenza di mercé altrui o dallo sprezzo che invero tu nutri per quello in cui indulgi. (Marzo '22).
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